NON …staccare lo sguardo

Riflessione drammaturgica SPERIMENTALE

…ci sono Ombre e spettri ovunque…spettri silenziosi, discreti. Ogni uccellino ha il suo e quando canta, al mattino, sussurrando nel fruscio delle foglie, è sempre con la sua ombra.

NO, NON E’ L’ANIMA! Anima e ombra sono qualcosa di completamente diverso, perché spettro siamo noi, noi con tutto ciò che non accettiamo e che nascondiamo. Perché questo è solo celare. Giocare a nascondino diventa un passatempo per tutti, e allora tra le mura silenziose, credendoci inosservati, lasciamo emergere quella parte DIVERSA. Come quei volti…anche loro si nascondono dietro a fogli di giornale che smorzano la loro rabbia. Ne hanno PAURA, temono che li distrugga, perché non è permesso e allora quest’ira rimbalza da un corpo all’altro, senza che riusciamo a vedere i giornali bagnati di lacrime. No, non c’è tempo, e allora quella rabbia diviene passi affrettati di ballerini e soldati e una donna silenziosa che aspetta, stasera, la SUA rabbia.

La sua ombra, i suoi ricordi viaggiano a velocità pazzesche e c’è solo lo spettro che è anni e anni indietro, quando il suo io l’aveva condannata. E il suo spettro è lo spettro di migliaia di persone, numeri che sono lettere, cifre nuove identità per chiamare le ombre, rabbia da nascondere tra corpi rigidi, sguardi vacui sotto un cielo grigio e senza stelle: un’altra intrusa a cercare il suo passato, a riscoprire quel furore che aveva solo generato pazzia e nuovo furore, perché le ombre sono strane, e non si può mai capire appieno…Non si può comprendere, MA PERCHE’ MAI dovrebbe essere giustificabile?

Ancora un’altra e vede gli occhi di un bambino che non ha neppure toccato ombre, è nato spettro-io FUSI insieme, e troppo poco tempo per sapere. Eppure c’è la stessa rabbia nei suoi occhi, le solite parole perse nel silenzio e recuperate, stasera, con una nuova pazzia da quelle donne.

Fa male, sì, però è necessario per dare forma a quelle ombre, per riordinare quella stanza e rallentare quella marcia e fermare questa rabbia struggente…così antica…E’ ancora viva, nell’ombra di quel viso triangolare occhi vivi a gridare: NON DIMENTICATE…NON…STACCATE LO SGUARDO!